Metapost: il palinsensto dei prossimi post.

Allora, premesso che questo post era molto più lungo ma che quel bastardo maledetto di WordPress me l’ha inspiegabilmente bruciato nell’esatto secondo in cui ho premuto “pubblica”, lasciandomi attonita e basita davanti allo schermo improvvisamente e desolatamente VUOTO.

Premesso che mi girano proprio, ma ora è una questione di principio, mi metto di buzzo buono e riscrivo tutto. Che era la prima volta che mi fidavo a scrivere direttamente in Editor WordPress, ma tipo che MAIPIU’.

E siccome mi gira, da stasera c’è pure la colonna sonora, che vuol dire che prima di andare avanti a leggere aprite questo link , e premete play e tornate a leggere. E ringraziate A. che sponsorizza la cosa pur restando pressoché anonimo. Oyes.

Comunque il titolo di metapost non si riferisce, come potrebbe sembrare, a questo tipo di metapost, che sarebbe poi il corretto significato della parola metapost. Ah, metapost l’avevo scritto?

No, seriamente, in questo caso il “meta” è come in “metateatro” , cioè il teatro nel teatro, teatro che parla di teatro, ovvero nel nostro caso, gentili amici, un post che parla di post. Quelli che avrei voglia di scrivere se non fossi così pigra, anche se visto il forzato rifacimento di questo magari niente niente mi converrebbe parlare di uno degli argomenti e tenermi gli altri per i prossimi giorni, settimane, mesi ecco. Ma no, sarebbe semplice, troppo.

(cavoli, quanto sono incazzata. Con me stessa e con WordPress. Quasi quasi volo su Overblog, ma sono in beta, quindi amen. Resto.)

Prendete il secchiello sammontana o il carte d’or alla noce macadamia e vaniglia (!) e mettetevi comodi che cominciamo.

1.Tra le cose di cui avrei un sacco voglia di scrivere c’è il caffè con la Fuoriasse ed il suo +1, che sono venuti nienteniente da quasiMilano, e io mi sento quasiFiga ad averci gli amici milanesi. Che non si offendono se ci scherzo appena un attimo su. E comunque conversazione interessante, densa, con tante cosine appuntate mentalmente che diveneranno un superpost, e idee,m punti di vista in comune, opzioni da esplorare. Insomma UAU. E comunque sta cosa di Facebook mi sta facendo RIconoscere delle persone che avevano già attraversato la mia vita in passato ma che non c’eravamo accorti, o i tempi non erano maturi, comunque ORA lo sono, e la cosa me encanta. 

2.Per un inizio di giornata così, poi ci sono state un paio di cosine che mi hanno fatta ‘ncazzare di brutto, di quelle che ti mordi a fondo la lingua perchè altrimenti la risposta spontanea sarebbe di quelle proprio di non ritorno, e in certi casi UNZEPODDI’ E BASTA. Comunque con autocontrollo stupefacente (conoscendomi) sono riuscita a veleggiare oltre, e siccome HORAGIONEIO, sempre avanti per la mia strada. Ah, e non posso dirvi ovviamente di cos si tratta, che prima la risolvo un attimino con la persona in questione, e poi forse ne parlo, oppure no.

2.C’è che ieri leggendo una notizia del divorzio di Tomkat sono saltabeccata (esiste? Neologismi ad minchiam) insomma sono finita su un sito di ex scientologist, e mi sono letta tutta la storia di uno di loro, ex staff, e non riuscivo a staccarmene. Nel senso che le sette non mi piacciono, anzi mi spaventanto a prescindere, ma la storia di profondo condizionamento psicologico e intenso sfruttamento, unita alle condizioni di vita miserrime di tutti gli scientologist non vip che lavorano nell’organizzazione mi ha impressionata tanto da “regalarmi” una nottataccia piena di incubi. E mi è venuto in mente che vicino a dove lavoravo c’era un centro di “formazione manageriale” di Scientology, e fatalità una delle persone con cui ho lavorato mi ripeteva stesso concetti ed aveva comportamenti molto spaventosamente simili a quelli descritti nel sito, insomma, PAURA.

3. Passando a cose più leggere, i siti di ex scientologist non sono l’unica mia lettura, anzi. Sto meditando un post di alta letteratura, si fa per dire, in cui al posto del fanciullino di pascoliana memoria potrei decidermi a liberare la bimbaminkia che è in me.

Antefatto: settimana scorsa il piccoletto ha fatto un paio di notti che si è svegliato urlando alle cinque, un po’ per i dentini (e siamo a tredici!) ma anche per il caldo. Considerando che il genio patentato della qui presente sottoscritta era andata a letto una volta all’una e mezza e la sera successiva alle due, vi lascio immaginare le condizioni psicofisiche di sguardo vitreo e passo incerto con cui, dopo aver aspettato almeno le sette, mi trascinavo dietro al passeggino dove il piccolino dormiva della grossa godendosi il freschetto mattutino.

Comunque tipo allle sette e dieci eravamo in edicola, dove mi è preso il raptus e ho comprato questo, con l’espresso scopo di tirarci fuori un post. (metti che una sera mi trovavo a corto di idee).

In realtà è stata una delusione. Nel senso che quando avevo vent’anni io, le domeniche pomeriggio in piscina si comprava “Cioè” per ridere della rubrica di posta in cui invariabilmente c’era quella che aveva fatto petting col ragazzo e aveva paura di essere rimasta incinta anche con addosso la tuta da palombaro. O quella che aveva sognato di baciarlo, e si chiedeva come si fa per quando sarebbe successo davvero, o che aveva sentito che a far l’amore sugli alberi non si restava incinta. Insomma, comprando sto Topgirl speravo in un bel tuffo nell’epoca preYahoo Answers, invece NADA.

A parte il fatto che è realizzato interamente da UNA persona, che si limita a riassumere contenuti di altre riviste, debitamente citate, con foto esclusivamente d’archivio, e tonnellate di pubbliredazionali smaccati. Se sei stata mollata “dal tuo boy” (che scrivere ragazzo sarebbe sacrilegio) la soluzione è… chiodo schiaccia chiodo! Praticamente, Cosmo in pillole, il che spiega tante cose di noi trentenni emancipate. Ma stiamo parlando di gente il cui idolo sexy è Robert Pattinson, infierire sarebbe come sparare sulla croce rossa. E poi, Luca Dini a me mica me lo ha mai regalato un set manicure french con le stelline così. E sì che Vanity ogni tanto mi scappa, per dire. (ma va bene così direttore, era pour parler).

4.  Ci sarebbe anche il post delle riflessioni durante lo stiro, quello caldamente sponsorizzato dal mio ex compagno di classe Tiziano, che mi ha tipo firmato la liberatoria virtuale per la citazione. Ma siccome le riflessioni della settimana scorsa, per via di certi discorsi un po’ così con una persona un po’ cosà (quanti misteri, sta pràivasi) erano un po’ troppo serie e delicate, magari lo teniamo in sospeso, e vediamo. Succo del discorso era comunque il fatto che la seduzione ha molto più a che fare con la testa che con la tartaruga. E che, cari ometti, vi hanno raccontato un sacco di storie, le dimensioni contano eccome. Quelle del cervello però.

5 . Questo post nascerebbe dal fatto che con la Fuoriasse ci si sente un sacco, tra facebook, e i dm in twitter, e si parla-scrive di millemila  cose, oltre che fare un loghino coi fiocchissimi per i nostri progettincorso. E tra le cose di sui si parla c’è proprio questa cosa dello scrivere, e di quando esporsi. E siccome io rileggendomi, e ascoltando un paio di persone amiche che mi leggono, mi sono davvero resa conto di averci messo proprio tanto di mio, la saggia obiezione della Fuoriasse che mi dice eh e se qualcuno ti rovina tutto, poi, in effetti mi ha dato un pochettino da pensare. Però io sono fatta così, e siccome sta cosa del blogghete mi fa anche un po’ da psicoterapia, perché mi svuota di un po’ di cose pensieri ricordi e insomma mi fa sentire più leggera, la conclusione è che si continua così, per ora, pur con tutte le limitazioni di cui sopra, privacy rispetto, anonimato e tutto, ma continuo a metterci del mio.

Il punto 6 non me lo ricordo mica più, mi tornerà in mente forse, o forse no, quindi passiamo direttamente al punto

7. Che riguarda il fatto che con sta storia di Ondalatina (Sky tiamotiamotiamo) ascolto un sacco di salsabachatamerengue, e ho una voglia matta di tornare a bailar. Il che significa, fuor di metafora, che sta tornando, almeno in parte, la vecchia me, dopo la parentesi pannolinica. Il che non è precisamente un segnale positivo, da certi punti di vista, ma da altri decisamente sì. Solo che Lui nada, nisba, nix, ciccia che si fa estorcere di nuovo la promessa di venire a  ballare con me, quindi uffa. A meno che. Ma vediamo.

8. Poi volevo tipo fare un post di ringraziamento alle persone che mi leggono e mi ispirano, con due tre link ai blog che proprio mi danno dipendenza, tipo la Spora, e la Discepola, e Wonderland, a cui un po ‘ mi ispiro ( e ammiro dal basso in su), e un po’ no, perche abbiamo vite davvero un sacco diverse, e tutto. In effetti con le mie statistiche fare i ringraziamenti è, per dirla con un grosso eufemismo, decisamente prematuro, ma metti che divento ricca e famosa e mi dimentico? Così almeno avrò la coscienza a posto (e magari un po’ di pingback, che non mi dispiacerebbe, proprioperniente.)

9. Una considerazione del tutto scentrata, come me. Ovvero mi piacerebbe proprio parlare con quelli del marketing o delle vendite, che so, di Procter & Gamble, per chiedergli perché non mettono più il tappo dosatore nei fustini di detersivo in polvere, che a me mi tocca usare una tazzina sbeccata. perchè? ditemi, perchè? Che a volte capita che non hai niente li comodo e ti tocca usare robe stranissime, e il dosaggio giusto del detersivo va a farsi benedire. Ovvero, la mia quotidianità di casalinga bene o male se ne torna sempre allo scoperto.

10. Questa infine è proprio una news. Nel senso che ieri sera quello degli gnocchetti senza panna (cioè LUI) ha fatto una cosa abbastanza molto interessante, che si chiama tipo FISSARE il root di Android Jelly Bean per Motorola Xoom, il che non so ESATTAMENTE spiegarvi che cosa significa, ma mi sembra di intuire che è una gran cosa, soprattutto se si considera che l’ha fatto sul divano del soggiorno con Winniethepooh e i Barbapapà. Certo, se poi riuscisse anche a colmare l’apparentemente incommensurabile distanza tra il pavimento del bagno e il cesto della roba sporca, sarebbe quasi LAPERFEZIONE.

Ma allora non avrei quasi più nulla di cui lamentarmi. e si sa che a noi ragazze niente ci annoia di più di quando non c’è niente che non va, perché è proprio allora che ci sembra tutto sbagliato, giusto?

2 pensieri su “Metapost: il palinsensto dei prossimi post.

  1. Hai comprato Top Girl? Ti ha vista qualcuno? Ti sei guardata prima intorno con fare circospetto per assicurarti che nessuno ti abbia vista??? Dillo che lo hai preso solo per gli smalti alla kriptonite!
    Gli idoli delle ora 30enni ne avevano ben donde cara, nessuno è mai andato a dire in giro che john Bon Jovi avesse l’alitosi (diversamente per R. Pattinson) e poi ha avuto la buona decenza di mettersi quantomeno un apparecchio fisso ai denti in età non sospetta, si vestiva di pelle ed aveva i capelli più belli di una donna. Vuoi mettere?
    Per il resto io sono 6 anni che sto aspettando ancora che si avveri un corso di tango….

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